21.6.14

Tara a Monaco




Il 20 giugno, durante la sosta di Tara nel Principato di Monaco, il presidente di Tara Expéditions Etienne Bourgois, il segretario generale Romain Troublé e l'equipaggio della goletta hanno avuto l'onore di accogliere Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II di Monaco.

La Fondazione Alberto II, che sostiene Tara dal 2006, è uno dei principali partner della spedizione Tara Mediterraneo.

Il 20 giugno è stato anche il giorno dell'inaugurazione del nuovo Yacht Club di Monaco (YCM) a cui ha partecipato tutto l’equipaggio di Tara.

19.6.14

Tappa a Cala Gonone, Sardegna: programma dal 5 al 9 luglio 2014



La missione scientifica TARA Méditerannée comprende una sosta a Cala Gonone dal 5 al 9 luglio 2014. Sensibilizzazione sui problemi del Mediterraneo, inquinamento da materie plastiche, biodiversità, sono solo alcuni degli scopi di questa missione.
Tutti sono invitati agli eventi pubblici che si terranno al Cinema Teatro, alla mostra scientifico-artistica all’Acquario di Cala Gonone e alla visita a bordo di Tara.
Una collaborazione tra Tara Méditerannée®, Acquario di Cala Gonone e Station Biologique de Roscoff (Francia), sotto il patrocinio del Comune di Dorgali.



Programma

Sabato 5
Ore 12 circa, arrivo di Tara a Cala Gonone
Ore 15 al Cinema teatro: Incontro con la stampa seguito da visita a bordo in rada riservato ai giornalisti

Domenica 6
Ore 9:30 al Cinema teatro: Simposio Tara e il Mediterraneo
Saluto delle Autorità. A seguire Il Plancton e Tara
Dott. Johan Decelle (Station Biologique de Roscoff) Il plancton
Dott. Daniele Iudicone (Stazione Biologica A. Dorn di Napoli) La spedizione Tara Oceans
Ore 11:00-13:00 al Cinema teatro: Il Mediterraneo - un mare a rischio
Dott. Giuseppe Bianco (ARPAS) Le attività dell’ARPAS nel monitoraggio e nello studio del clima della Sardegna
Dott. Daniele Iudicone Gli ecosistemi del Mediterraneo nel contesto dei cambiamenti climatici
Dott. Andrea Rotta (UNI Sassari) SardegnaNordCetacei: dinamiche e stato di salute dei cetacei nel nord Sardegna
Ore 18 al Cinema teatro: Presentazione della Collana della biodiversità del fotografo subacqueo Egidio Trainito
Ore 19 all’Acquario di Cala Gonone: Inaugurazione della mostra Il plancton e le “metamorfosi” di Antonio Secci

Lunedì 7
Dalle 18:30 al Porto: visita a bordo di Tara per le Autorità e per il pubblico

Martedì 8
Ore 21:00 al Cinema teatro: Proiezione di un film su Tara e visione del plancton raccolto nel Golfo
Mercoledì 9 ore: 9:00 Tara salpa le ancore per fare rotta su Durrës (Albania)

Si raccomanda la massima puntualità

Infoline: 0784 92 00 52
Comitato organizzatore: dott. Johan Decelle, dott. Colomban de Vargas, dott. Ernesto E. Di Iorio, dott. Flavio Gagliardi

14.6.14

Nella baia di Villefranche-sur-mer


N.Pansiot/Tara Expéditions


Alle 7:30 di stamattina, Tara è salpata in direzione della baia di Villefranche-sur-Mer, a soli 2 km in linea d'aria da Nizza. Al suo arrivo in porto, l'equipaggio ha manovrato i 36 metri della goletta alla perfezione per eseguire l’attracco. Ad attenderci erano in molti: sono venuti gli scienziati dell'Osservatorio oceanologico, a caricare gli ultimi strumenti necessari alla spedizione, e gli alunni delle scuole che hanno trascorso mezza giornata in nostra compagnia. Nel pomeriggio ci faranno visita a bordo i rappresentanti del Consiglio Generale delle Alpi Marittime. Anche Gaby Gorsky, Direttore dell'Osservatorio di Villefranche-sur-mer e Direttore scientifico della spedizione Tara Mediterraneo, era presente. Prima di andare nella bella cittadina di Saint-Elme dove è atteso per presentare la spedizione a una conferenza, Gaby ha gentilmente accettato di dirci qualche parola su questa tappa.




Qual è il programma della giornata?


In primo luogo, è un giorno di festa perché gli scolari saliranno a bordo di Tara e verranno informati della ricerca di alto livello che conduciamo a bordo di questa magnifica barca. Inoltre, oggi partecipiamo alla riunione annuale del Piano Clima-Energia avviato dal Consiglio Generale delle Alpi Marittime. Tutti i rappresentanti dei poteri pubblici saranno presenti. È pertanto una giornata di sensibilizzazione molto importante, rivolta a bambini, adulti, responsabili politici e, mi auguro, in presenza di finanziatori futuri.



Quali strumenti avete imbarcato qui?


Continuiamo a preparare la missione, avevamo già a bordo strumenti e apparecchiature come la rete manta. Adesso è ora di riorganizzare il laboratorio umido e quello secco. Implementeremo diversi sistemi di filtrazione. Il 21 giugno Tara parteciperà all’Ocean Sampling Day, una giornata per campionare gli oceani che quest'anno sifocalizza sulla genomica. Per questo motivo abbiamo portato dei sistemi di filtrazione e trattamento dei campioni. Raccoglieremo e filtreremo i campioni a bordo così come il contenuto della tasca di raccolta della rete manta. Stiamo installando un sistema completo costituito da pompe che portano il liquido ai filtri che poi recupereremo e conserveremo in azoto liquido o in un frigo.



Quali sono i punti salienti della sua presentazione alla conferenza del Piano Clima-Energia?

Quest'anno abbiamo la possibilità di studiare la microplastica presente nel Mediterraneo in modo esaustivo, durante 7 mesi. Queste microplastiche sono molto importanti per diverse ragioni. In primo luogo, perché inquinano l'ambiente: si tratta di un substrato che non esiste in mare, poiché tutti i prodotti petrolchimici sono di origine umana. Poi, questa plastica è in grado di trasmettere organismi invasivi che possono invadere ambienti remoti. Le microplastiche possono contenere agenti patogeni e sostanze chimiche nocive. Quindi dobbiamo identificarle, studiare la loro composizione chimica, e capire come vengono colonizzate. Infine, dobbiamo fare pressione sui poteri pubblici affinché cambino le loro politiche ambientali sulla plastica. Ecco perché questa giornata di sensibilizzazione penso sia importante.




Intervista di Noélie Pansiot

12.6.14

Le barchette di San Pietro sulla scia di Tara


In questa stagione le velella velella sono numerosissime
e formano dei veri e propri campi sulla superifice del mare




La prima serie di prelievi effettuata da Tara è stata caratterizzata dalla presenza di strani organismi simili a meduse fluttuanti.

Più volte la rete manta usata per il campionamento della microplastica è risalita con la tasca di raccolta piena di velella velella, piccoli organismi gelatinosi di colore blu.


Quasi ogni anno, nello stesso periodo, in mare si vedono banchi di velella velella che vanno alla deriva trasportate da venti e correnti marine, e finiscono talvolta per arenarsi a riva. In primavera e durante il solstizio d'estate le barchette di San Pietro sono particolarmente numerose. E anche quest’anno non mancheranno all’appuntamento in molte nostre spiagge. È già stata segnalata la loro presenza in varie zone. 

Parente prossimo di meduse, coralli e gorgonie, la velella velella appartiene alla famiglia dei cnidari, invertebrati urticanti. Ha tentacoli corti e velenosi, inoffensivi per l’uomo, ma efficaci per catturare i piccoli organismi planctonici che compongono la sua dieta. Misura 3-4 cm, e ha una forma originale: la parte emersa, e quindi visibile, del corpo è costituita da un disco cartilagineo e da una cresta triangolare verticale che funge da vela. Questo insolito animale potrebbe far parte del cast del famoso film Avatar, diretto da James Cameron.

Jean-Louis Jamet, responsabile scientifico delle tappe Tolone-Nizza a bordo di Tara, ci ha spiegato che la velella velella può essere considerata un superorganismo. Si compone di diversi organismi chiamati zoidi, che hanno funzioni diverse: il gastrozoide, per la nutrizione, e gli gonozoidi, per la riproduzione. "Situati nella parte sommersa dell'animale, questi polipi specializzati cooperano e agiscono insieme. Il gastrozoide cacciatore e mangiatore fa arrivare il risultato della digestione ai gonozoidi attraverso piccoli canali. "Ci sono zoidi deputati anche alla protezione dell'organismo."

Fabien Lombard, docente di Biologia Marina presso il laboratorio oceanografico di Villefranche-sur-mer ed esperto di meduse, ci ha svelato alcuni segreti delle barchette di San Pietro: "Se le si guarda da vicino, si vede che metà della colonia ha la cresta verticale che sembra una vela rivolta verso destra e l’altra verso sinistra. Questa strategia consente ad alcune di loro di non farsi trascinare a riva dal vento. L’inclinazione a 45° funziona proprio come la vela di una barca. Se vogliono sopravvivere devono rimanere in mare a tutti i costi. "

Un'altra caratteristica di rilievo è il fatto che esse godono di un ciclo vitale doppio. In altre parole, sono asessuate. I gonozoidi effettuano una sorta di riproduzione per talea producendo minuscole meduse di appena un millimetro. La riproduzione sessuale appartiene a queste mini meduse, che hanno una vita molto breve. Veri e propri cloni, sono dotate di gameti maschili e femminili necessari alla propagazione della specie. Una volta rilasciati, i gameti si incontrano in mare per unirsi e dar vita a larve microscopiche, e quindi a una nuova colonia galleggiante. Incapaci di muoversi da sole, le barchette di San Pietro appartengono al plancton: si lasciano trasportare dalle correnti e dai venti.

D’ora in poi i Taranauti non vedranno più le velella velella come "strani organismi fluttuanti simili a meduse", ma come un superorganismo che ospita una associazione interdipendente di diversi zoidi, tutti tesi verso lo stesso obiettivo: la sopravvivenza.




8.6.14

Giornata Mondiale degli Oceani



Messa in acqua della rete manta
F.Aurat/Tara Expéditions

Oggi, 8 giugno, è la Giornata Mondiale degli Oceani!

Continuano  i prelievi di campioni di plastica nel Mediterraneo a bordo di Tara, che si trova tra Nizza e Imperia.

La goletta si fermerà a Nizza dal 10 al 16 giugno.

3.6.14

Pelagos: un santuario marino internazionale dedicato alla protezione dei cetacei

A colloquio con Alain Barcelo, responsabile del servizio scientifico del Parco Nazionale di Port Cros che si occupa della parte francese del santuario.


Cartina del Santuario Pelagos 




Ogni avvistamento di mammiferi marini nei dintorni della goletta è una corsa sul ponte per osservare e vivere ogni singolo istante di questi momenti unici. Abbiamo incrociato un delfino di risso tra Oran e le Baleari, e più di recente un gruppo di tursiopi nella baia di Portcros.

Quest'anno attraverseremo il Santuario Pelagos più volte, uno spazio marino internazionale destinato alla protezione dei cetacei, una zona di 87.500 km2 dove vivono principalmente 8 specie di mammiferi marini.

Alain Barcelo ci spiega l'importanza dell'accordo Pelagos.


Dove si trova il Santuario?


Pelagos è un grande triangolo che parte dalla Sardegna, risale contemporaneamente verso Hyères e l’Italia, e comprende la zona marina attorno alla Corsica. È un'immensa Area Marina Protetta dedicata ai mammiferi marini  del Mediterraneo.

In vigore dal 2002, l’Accordo Pelagos è stato firmato da Francia, Marocco e Italia nel novembre 1999. Mira a preservare i cetacei e a rendere compatibile la loro presenza con l'insieme di attività umane che qui hanno luogo.

Otto specie sono regolarmente presenti: la balenottera comune, il capodoglio o fisetere, lo stenella striata, il tursiope o delfino dal naso a bottiglia, il grampo o delfino di Risso, il globicefalo, il delfino comune e infine lo zifio. Altre ancora come le megattere lo attraversano occasionalmente. Le cifre variano a seconda della stagione.


Quali sono le principali minacce che gravano su questi animali?

Le principali minacce sono costituite da certe attività umane come il traffico marittimo che è causa di collisioni tra le imbarcazioni e i grandi mammiferi quali la balenottera comune o il capodoglio. Anche la navigazione da diporto è fonte di disturbo.


Sul sito del Santuario, tra le minacce, è presente anche l’inquinamento chimico? Cosa ci può dire della plastica?

Gli studi in corso mostrano che gli agenti inquinanti si fissano alla plastica e a seguito dell'ingestione risalgono lungo la catena alimentare. La panoplia di prodotti chimici noti si ritrova alla fine della catena nei mammiferi marini a tassi di concentrazione molto elevati. Le macro plastiche, oltre a dare fastidio e deturpare il paesaggio, si degradano e diventano micro plastiche. E poi c'è li ritroviamo lungo tutta la catena alimentare.


Quali misure ha adottato il Santuario?


Ci serviamo di strumenti di comunicazione e sensibilizzazione. Sul nostro sito internet è possibile accedere alla pagina « Devenez ambassadeurs » (Diventa ambasciatore). I visitatori vi troveranno il codice di buona condotta a cui attenersi e da divulgare.

Disponiamo anche di uno strumento informatico per l’utenza commerciale, il sistema REPCET, un dispositivo che consente alle imbarcazioni di sapere in tempo reale la posizione dei mammiferi marini e di segnalarla alle altre navi.

Da un paio di anni abbiamo stipulato partenariati con i comuni rivieraschi che in tal modo si impegnano a contribuire alla conservazione dei mammiferi marini e a sensibilizzare il grande pubblico.
Altre misure riguardano gli operatori di whale-watching, il traffico marittimo, le attività di difesa o ancora la pesca professionale.



Sintesi dell'articolo di Noëlie Pansiot

2.6.14

Il mondo segreto del plancton


Poster della mostra realizzata dall'Ecole Nationale Superieure des Arts Décoratifs



Esposizione "Il mondo segreto del plancton"
L’École des Arts Déco incontra Tara e le sue missioni scientifiche
Dal 2 al 26 giugno 2014
Base Tara*, 11 boulevard Bourdon 75004 Parigi
Da lunedì a sabato dalle 10:00 alle 18:00.
Ingresso libero.


*
Base Tara è il nuovo spazio di Tara Expeditions, un'area di 400 metri quadrati che accoglierà mostre gratuite, visite guidate e conferenze al Port de l'Arsenal à la Bastille, 11 boulevard Bourdon, nel 4° arrondissement di Parigi.



EnsAD Laurence Sudre



EnsAD Laurence Sudre
EnsAD Laurence Sudre